Il 2013 chiude bene anche per l’industria farmaceutica. Più che bene. Almeno secondo l’Istat, che per l’ultimo mese dello scorso anno registra un incremento del 18,4% nel fatturato del comparto. Seguono a considerevole distanza il settore dell’elettronica-ottica (computer, apparecchi elettromedicali, orologi eccetera) con il 6,9% e il tessile (abbigliamento, pelli e accessori) con il 3,9%.
Non solo la farmaceutica mette a segno la migliore prestazione, si colloca anche in netta controtendenza rispetto alle medie generali: l’Istat, infatti, calcola sull’anno una flessione dello 0,3% nel fatturato totale industria, che diventa -1,4% se si limita l’osservazione all’export e ritorna invece positivo (un altro 0,3%) se si guarda soltanto al mercato nazionale.
L’effetto “locomotiva” della farmaceutica emerge anche da un’analisi degli indici grezzi degli ordinativi di dicembre: rispetto allo stesso mese del 2012 l’Istat rileva un aumento dell'1,9%, ma l’industria farmaceutica fa registrare un incremento di addirittura il 17,1%. Stride il contrasto con il comparto delle apparecchiature elettriche e dei domestici non elettrici, quello dalle performance peggiori, i cui ordinativi calano nello stesso periodo del 17,2%. (AS)