di Gianni Petrosillo
Cresce costantemente il numero dei colleghi che stanno presentando domanda di partecipazione al
bando PNRR per l’assegnazione di risorse alle farmacie che hanno sede nei Comuni e nelle località con popolazione fino a 3.000 abitanti. Abbiamo avuto notizia secondo cui l’Agenzia per la Coesione Territoriale sta per pubblicare il
decreto di ammissione al finanziamento per domande presentate entro il 31 marzo, mentre per le domande presentate dopo il 31 marzo e fino al 30 giugno, data della scadenza del bando, emanerà un unico successivo provvedimento.
Per via informale, sappiamo che il tasso di adesione è soddisfacente; ne potremo dire di più dopo la pubblicazione del decreto.
Chiariti diversi dubbi
Intanto, Federfarma ha presentato all’Agenzia per la Coesione Territoriale alcuni quesiti necessari a sciogliere gli ultimi dubbi. Chiarito che può essere richiesto
il contributo per i dispositivi – come per esempio il frigorifero per lo stoccaggio dei farmaci a temperatura controllata –
anche in sostituzione di quelli già presenti in farmacia e non solo in aggiunta a quelli già in possesso, un’ulteriore richiesta di chiarimento ha riguardato la possibilità di
disgiungere le risorse del terzo ambito tra quelle occorrenti per le analisi di sangue e urine e quelle per la telemedicina. Infine, è stato formalmente chiesto se i dispositivi acquisiti dalle farmacie mediante
leasing possono essere oggetto di contributo. Si sta anche attendendo risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate a quesiti inerenti alcune
materie fiscali degli aiuti (IVA, cumulo delle agevolazioni; imposte sui redditi).
Qualche suggerimento
Dalla testimonianza di molti colleghi che hanno già partecipato, emerge come la
domanda on line sia facilmente compilabile e molto intuitiva. In ogni modo
possono essere richiesti aiuto e informazioni ai seguenti contatti: 06 77268425 oppure 06 77268432 dal lunedì al venerdì (9,00-13,00/14,00-17,00), oppure tramite
e-mail:
avviso.rurali@federfarma.it.
Per ogni dispositivo non occorre fare acquisti prima dell’ottenimento del finanziamento; questo vale anche per i corsi di formazione. La sequenza è questa:
1. Compilazione della domanda con richiesta del finanziamento;
2. Ricezione della risposta di accettazione da parte dell’Agenzia per la Coesione e Territoriale;
3. Sottoscrizione del disciplinare d’obblighi e invio della certificazione di ruralità e della fideiussione;
4. Ricezione delle risorse;
5. Acquisto dei dispostivi e formazione.
Si ricorda che il contributo può essere richiesto anche a compensazione di acquisti già avvenuti in precedenza e dopo il 1° febbraio 2020.
Per quanto riguarda gli spazi necessari, occorre rifarsi alla normativa locale, ma consigliamo vivamente di avere un approccio prospettico al progetto, considerando l’evoluzione dei rapporti con il SSN di cui si dirà più avanti e,
in extremis, di gestire locali esterni alla farmacia, in linea con le recente sentenza del Consiglio di Stato sull’argomento.
Concludendo
A poco meno di due mesi dalla scadenza del bando, molte delle piccole farmacie hanno già colto l’importanza di ricorrere oggi a
un’irripetibile offerta di finanziamento che certamente domani permetterà loro di essere al passo con i programmi di crescita che le attende, nel quadro delle riforme dell’assistenza territoriale che inevitabilmente assegnerà alla farmacia nuove e inedite funzioni in rapporto convenzionato con il SSN.