di Carlo Buonamico
Lavorare in località turistiche per un farmacista può non essere sempre facile. Soprattutto quando l’anno alterna periodi di bassa stagione – nei quali a far visita alla farmacia sono sostanzialmente i residenti – a periodi di alta stagione, in cui il numero di utenti si impenna. Programmazione degli acquisti, gestione del magazzino e identificazione dei collaboratori sono tra le criticità più importanti da affrontare.
Il magazzino: la programmazione è fondamentale
Il lavoro è “a fisarmonica” per le farmacie di montagna. Come a
Courmayeur (AO), al confine con la Francia. Qui
Serena Carmina, titolare della Farmacia Monte Bianco, registra «picchi di lavoro tra Natale e l’Epifania, nei fine settimana e nei ponti festivi invernali», quando i turisti affollano la cittadina montana «che passa da 2.600 a 30mila abitanti da un giorno all’altro. E poi c’è il periodo di alta stagione estiva, da metà luglio a fine agosto». Per la dottoressa Carmina
la gestione delle scorte beneficia delle statistiche degli anni precedenti, «che consentono di avere sempre a disposizione solari, bende e i prodotti legati alle varie attività invernali (soprattutto lo sci) ed estive». L’estate è infatti periodo di escursioni e
trekking lungo i sentieri che da Courmayeur partono alla volta dei diversi rifugi alpini, fino alle vette con i ghiacci perenni. «Un bravo farmacista deve anche essere un buon imprenditore e ciò si concretizza anche nella
capacità di anticipare le richieste del periodo», commenta la farmacista.
I collaboratori vanno continuamente formati (ma anche trovati)
Un punto critico comune alle farmacie di mare e di montagna è anche quello dei collaboratori. Spiega la dottoressa Carmina: «Da noi in estate la clientela cambia molto rispetto all’inverno. Si tratta per lo più di persone anziane e mamme con bambini che rimangono in paese per diverse settimane. Ciò richiede
molto più tempo da dedicare a ciascuno di loro, che solitamente ha il bisogno di raccontare in dettaglio la propria condizione di salute per poter ricevere il giusto consiglio. Spesso si tratta di persone che tornano ogni anno e
vedono in noi un vero e proprio riferimento, in sostituzione della propria farmacia di città. Talvolta vorremmo poter fare ancora meglio, ma
non sempre abbiamo a disposizione personale sufficiente».
Relazione tra farmacia e medicina turistica
Quanto alla relazione tra farmacia e medicina turistica, qualcosa andrebbe migliorato.
A Courmayeur si segnala come può essere migliorata la continuità del servizio di assistenza medico-sanitaria nei periodi di alta stagione: «Ho insistito con il Comune per
l’attivazione di un centro di Primo Soccorso che possa effettuare interventi come iniezioni e diagnosi. Non è ancora sicuro che sarà attivato, ma spero si possa riuscire. Il problema è il reperimento delle risorse» dichiara la dottoressa Carmina.