23/02/202112:17
Medici internisti, adesione di massa reparti a vaccinazione Indagine su 1.022 operatori,rispota immunitaria in 100% casi
- ROMA, 23 FEB - Medici e infermieri dei reparti di
medicina interna dicono sì in massa al vaccino anti-Covid. A far
emergere il quadro è l'indagine sulla vaccinazione dei sanitari
condotta da Fadoi, la Federazione dei medici internisti
ospedalieri. A fornire le risposte è stato un campione
rappresentativo di 1.022 operatori sanitari, dei quali il 60,2%
dirigenti medici, il 24,6% infermieri, il 6,3% specializzandi.
L'indagine evidenzia che la vaccinazione nella versione
Pfizer-Biontech alza una barriera anticorpale nel 100% degli
immunizzati, con effetti collaterali nel 37% dei casi, ma
limitati quasi sempre a sintomi come dolore nel sito
dell'iniezione, malessere generale, astenia, mialgie e
artralgie, quasi sempre in forme lievi. Il 99% di medici e
infermieri dichiara dunque di aderire alla campagna vaccinale,
mentre il 95% del campione ha affermato di aver già assunto la
prima dose. Prima di accettare il vaccino (nel 99% dei casi
quello Pfizer), quasi tutti si sono documentati, nel 78,8% dei
casi attraverso articoli scientifici, nel 22,7% attraverso
webinar dedicati. Il 51,4% si è affidato alle opinioni di
colleghi, il 20,3% a media e social.
Fra i pochi che ancora non si sono vaccinati, il 23% non l'ha
fatto per difficoltà organizzative aziendali, solo il 9% per
scelta personale. Nel 32% di "altre risposte", quelle più
frequenti si riferiscono al fatto di aver già contratto il
Covid, di essere in attesa della convocazione e di essere in
stati di gravidanza o in fase di allattamento. Chi si è
vaccinato nel 72,7% dei casi lo ha fatto per proteggere la
propria salute o quella dei propri cari (77,2%). Ma sono
numerose anche le motivazioni "altruistiche", come quella di
voler proteggere i pazienti (65% dei casi) o per favorire il
ritorno alla normalità (57,6%). Gli effetti collaterali si sono
avuti nel 37% dei casi. Solo il 12% ha effettuato un test
sierologico per rilevare la presenza di anticorpi dopo la
vaccinazione. Di questi, due su tre l'hanno fatto dopo la prima
dose, uno su tre dopo la seconda e tutti hanno sviluppato
anticorpi.