09/03/202111:41
Covid:Lettera150, passaporto vaccinale per rilancio economia Già dopo la prima dose, sulla tessera sanitaria
- ROMA, 09 MAR - Pensare ad un passaporto vaccinale
per ridare piena libertà di movimento a chi ha avuto la prima
dose di vaccino anti-Covid e quindi dovrebbe avere un
sufficiente grado di immunità per prevenire la malattia con
sintomi: a proporlo è Giuseppe Valditara, il fondatore di
Lettera150, il think tank che oggi riunisce circa 300
accademici.
Come passaporto vaccinale, che "sarebbe anche uno stimolo a
vaccinarsi per quelli che sono contrari o dubbiosi", si potrebbe
usare, secondo Valditara, la tessera sanitaria, che non è
"passibile di falsificazioni", e dovrebbe essere collegata ad
una banca dati che dovrà raccogliere tutti i vaccinati nelle
varie regioni". Secondo il fondatore di Lettera 150 ci si può
ispirare a ciò che si sta facendo nel Regno Unito, con un
modello che prevede che si allentino le restrizioni individuali
dopo 3 settimane dalla prima vaccinazione. Bisogna "permettere a
chi è stato vaccinato contro il virus SarsCov2 di accedere senza
restrizioni a ristoranti, alberghi, teatri, musei, negozi,
cinema, bar e viaggiare liberamente per la penisola, con la sola
limitazione di mascherina e distanziamento, sottolinea. A fine
marzo oltre 4 milioni di italiani avranno ricevuto, conclude
Valditara, "una immunità considerata adeguata da molte autorità
internazionali per prevenire la malattia sintomatica. Quasi il
10% della popolazione italiana adulta, e fra questi medici,
infermieri, insegnanti, addetti alle forze dell'ordine,
militari, avvocati. Ciò significherebbe, conclude, "iniziare a
far ripartire il Paese senza aspettare fine giugno-luglio,
quando dovrebbero essere vaccinati 45 milioni di italiani con
almeno una dose".