“Sulle vaccinazioni in farmacia è auspicabile che accada quello che è successo per i test e tamponi rapidi per la ricerca del Sars-Cov-2, ovvero che pian piano verranno estese a tutte le regioni". A sottolinearlo il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, commentando l'accordo sottoscritto da Federfarma Piemonte e Assofarm con la Regione. "Sulla somministrazione delle vaccinazioni anti Covid in farmacia - aggiunge - il Piemonte ha fatto da apripista ma si stanno muovendo anche altre regioni, come Lazio e Lombardia”.
La possibilità di somministrare il vaccino anti-Covid nelle farmacie contribuirà senza dubbio ad estenderne la copertura, poiché si potrà contare sulla capillare rete delle 19mila farmacie. "Riguarderà la vaccinazione di persone tra 40 e 60 anni - prosegue Cossolo - e partirà presumibilmente dopo la fine di marzo, quando arriveranno vaccini, come quello di Astrazeneca, con catene del freddo gestibili attraverso i normali frigoriferi di cui sono dotate le farmacie".
La possibilità che la somministrazione di vaccini possa venire effettuata in farmacia anche da farmacisti opportunamente formati è stata introdotta da un emendamento approvato nell'ultima legge di Bilancio. "Al di là delle polemiche, ormai è legge. Certo - conclude Cossolo - la frammentazione regionale e la necessità di siglare 21 protocolli diversi complica le cose. Mi auguro venga definito un protocollo unico, applicabile in tutte le Regioni".