Efficacia dei tamponi antigenici, mascherine FFP2, qualità dei test fai-da-te e un’ampia panoramica sul carico e sulle modalità di lavoro delle farmacie, questi i temi affrontati dal presidente nazionale di Federfarma Marco Cossolo
ospite della trasmissione “Mi manda Raitre”. “L’80% dei kit fai-da-te sono prodotti in Paesi orientali, ma questo non incide in alcun modo sulla qualità del test. Finché risultano contrassegnati dal marchio CE con il numero identificativo di quattro cifre, sono assolutamente attendibili ovunque vengano acquistati. Le criticità sono rappresentate sia dalla necessità di tracciamento dell’esito che dalla modalità di esecuzione, l’errore più comune quando lo si esegue in autonomia è quello di fare il prelievo seguendo una procedura scorretta.” dichiara il presidente di Federfarma a proposito dei tamponi rapidi in autoanalisi.
Federico Cavallo, Responsabile Public Affairs & Media Relation di Altroconsumo, intervenuto in collegamento, ha rivelato come il numero delle farmacie che offrono al cittadino l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi è in netta crescita, dal 68% sul campione delle farmacie inizialmente intervistate dall’associazione dei consumatori ad un 83% di recente rilevazione.
“Il protocollo per i tamponi rapidi è stato concepito come un supporto ai cittadini durante la campagna di vaccinazione, e il mio auspicio, lo ribadisco, è sempre quello di vedere, piuttosto, le persone recarsi in farmacia o dove preferiscono per vaccinarsi.” Ha proseguito Cossolo.
Sulle mascherine FFP2 Federico Cavallo di Altroconsumo ha poi aggiunto: “Abbiamo condotto una nuova indagine che evidenzia come il 93% delle farmacie intervistate abbia aderito all’accordo sui prezzi delle mascherine siglato a inizio anno. Auspicavamo questo tipo di soluzione per ridurre l’impatto dell’obbligatorietà delle FFP2 sul bilancio familiare. In questo momento non segnaliamo neppure carenze riguardo a questo tipo di dispositivo.”
Sollecitato dal conduttore Federico Ruffo sulla possibilità di eseguire i test antigenici rapidi anche nelle parafarmacie, il presidente di Federfarma ha dichiarato: “Io rappresento un’associazione portatrice di interessi, non mi permetto di giudicare le decisioni del Parlamento che è un organo sovrano. Quello che Federfarma fa è incentivare le farmacie a mettersi a disposizione del SSN come è accaduto, appunto, per i tamponi, le vaccinazioni e la dispensazione a prezzo concordato delle mascherine FFP2, ma il problema non riguarda il professionista sanitario che esegue i tamponi ma il luogo idoneo ad erogare il servizio. I tamponi vanno effettuati in tutte le strutture sanitarie dove è possibile farli, la farmacia è una struttura sanitaria a tutti gli effetti. Se sono un farmacista ma decido di aprire una panetteria non significa che posso fare i tamponi in panetteria per il solo fatto di essere farmacista!”
Marco Cossolo ha poi concluso mettendo l’accento sulla questione della tracciabilità: “Bisogna garantire la procedura di tracciamento e la sicurezza della persona che viene ad effettuare il tampone e dell’operatore sanitario stesso. Per inserire il tampone all’interno di una procedura di tracciamento è necessario essere collegati al Sistema Tessera Sanitaria e alle piattaforme regionali, e comunque c’è sempre la questione della corretta esecuzione che non è cosa banale.”