Siamo il Paese dell'Unione Europea che fa minore ricorso al ricovero in rapporto alla popolazione, ma con durata media di degenza più alta. E' quanto emerge dal XVII Rapporto del Crea (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) dell'Università Tor Vergata di Roma.
Nel Rapporto si evidenzia come il 39% si dichiari soddisfatto della qualità dei medici. Apprezzata inoltre, la possibilità di avere la maggior parte dei farmaci in regime di SSN (20,5%), mentre i tempi delle liste d'attesa rappresentano la criticità maggiore per il 38,9% degli italiani. I ricercatori hanno chiesto agli intervistati di indicare i punti di forza dell'offerta del SSN, le principali criticità, e di esplicitare per quali miglioramenti dei servizi sarebbero disposti a pagare. "Se si è disposti a pagare, è perché quell'aspetto è considerato prioritario", ha chiarito Federico Spandonaro, presidente del Comitato Scientifico del Crea Sanità. Tra gli elementi di soddisfazione, il 18% dei cittadini ha citato la possibilità di disporre di tecnologie avanzate, il 17,8% la possibilità di poter disporre dell'assistenza ovunque sul territorio. Tra le criticità, il 35,6% del campione cita la difficoltà nel riuscire a prendere gli appuntamenti, il 22,7% le lunghe attese negli studi medici/ambulatori.