La Carta della Salute globale, promossa da Cittadinanzattiva, indica gli impegni comuni di istituzioni e cittadini nel perseguire l’obiettivo della salute globale definita dall’OMS. Benessere, ambiente e giustizia sociale i tre temi centrali della Carta.
Il lavoro si basa su un’indagine svolta da Cittadinanzattiva a livello nazionale ed europeo, grazie alla sua rete Active Citizenship Network, che ha coinvolto cittadini ed associazioni di 24 diversi Paesi per sondare il loro livello di consapevolezza e di percezione sul tema della salute globale. Accesso alla salute per tutti i cittadini (76,7%), lotta alle disuguaglianze sociali (61,4%), benessere psicofisico (51,4%), equa distribuzione della ricchezza (36,5%), ricerca della sostenibilità (22%) sono i temi che i cittadini dei Paesi europei indicano come prioritari per una strategia che garantisca la salute globale. Più della metà degli intervistati afferma che la pandemia ha cambiato in modo decisivo le priorità personali e il proprio modo di agire. La maggioranza del campione ritiene, inoltre, che il singolo abbia un peso decisivo sulla tutela dell’ambiente e attribuisce alle istituzioni la responsabilità nel garantire la prevenzione della salute psicofisica dei cittadini.
“La pandemia ha acceso i riflettori su temi oggetto di discussione da decenni: dal legame tra salute e ambiente, alla stretta connessione fra i livelli socio-economici e di istruzione degli individui e lo stato di salute psicofisica dei cittadini, fino al crescente peso delle disuguaglianze nel raggiungimento di obiettivi di salute standard. Ora dobbiamo fare in modo che il contenimento della pandemia e i gravi scenari di guerra in cui siamo immersi, non spengano i riflettori su questi temi. La Carta della Salute globale vuole essere uno strumento utile in questa direzione, per sancire e proteggere diritti ed impegni concreti ed esigibili, sia da parte dei cittadini che delle istituzioni in ogni contesto e territorio”, dichiara
Francesca Moccia, vice-segretario generale di Cittadinanzattiva.