Anche se dal primo maggio i cittadini che entrano in farmacia non sono più obbligati all'uso della mascherina, Federfarma invita alla prudenza suggerendo alle farmacie associate di raccomandare, con cartelli affissi sulle vetrine, che restano “in vigore i protocolli relativi a vaccinazioni Covid e test rapidi, che tra le varie misure di sicurezza da adottare tassativamente contemplano anche l’uso delle mascherine".
Per quanto riguarda gli assistiti che si sottopongono a tampone antigenico, Federfarma precisa che "permane l'obbligo di osservare le disposizioni per il distanziamento fisico; indossare la mascherina (da abbassare solo al prelievo del campione biologico); igienizzarsi le mani; farsi controllare la temperatura corporea subito prima del test". Quanto alle vaccinazioni anti-Covid e ai test sierologici, i cittadini sono ancora tenuti a "osservare le disposizioni per il distanziamento fisico; indossare la mascherina; igienizzarsi le mani; farsi controllare la temperatura corporea subito prima del test o della vaccinazione". Relativamente al personale delle farmacie, infine, Federfarma sottolinea che "il datore di lavoro rimane comunque responsabile della sicurezza dei lavoratori. Di conseguenza, si ritiene ancora doveroso che in farmacia i lavoratori continuino a utilizzare la mascherina e applicare i protocolli e le misure previste per la fase emergenziale".
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