«La pandemia ha accelerato la realizzazione della farmacia dei servizi, che ora deve diventare strutturale». Queste le parole di
Eugenio Leopardi, presidente UTIFAR, in apertura dell’evento di Cosmofarma “Riflessioni sulla farmacia dei servizi, dopo l’esperienza Covid-19”, a cura di UTIFAR. «I farmacisti sono stati fin da subito disponibili per poter dare assistenza al cittadino, hanno implemento numerose attività, come i vaccini, l’esecuzione dei tamponi antigenici che hanno rappresentato un’importante campagna di screening per monitorare l’andamento della curva dei contagi», ha commentato Leopardi.
Nel corso dell’evento
, è intervenuto anche
Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, Coordinatore della cabina di regia di Cosmofarma e presidente del PGEU. «I farmacisti hanno dato prova di sapersi adattare ai cambiamenti, rispondendo in maniera immediata ed efficace alle esigenze dettate dalla pandemia. La farmacia italiana si è distinta nel corso dell’emergenza sanitaria, è stata in prima linea, dimostrando valore e passione per la propria professione». Tobia ha illustrato il ruolo strategico svolto dalle farmacie a livello europeo, durante la pandemia e il ruolo chiave svolto in molti paesi nella promozione delle campagne di vaccinazione, assicurando al contempo il successo delle strategie di tracciamento della diffusione del virus attraverso la somministrazione di tamponi. «Mentre la pandemia esercitava un'enorme pressione sui sistemi sanitari europei, i farmacisti territoriali hanno dato un contributo rilevante confermandosi un punto di riferimento per i cittadini, anche in una situazione di emergenza così difficile», ha dichiarato Tobia.
«In Europa, come in Italia, la farmacia del futuro –prosegue - deve puntare su: potenziamento dei servizi correlati alla dispensazione professionale del farmaco, digitalizzazione dei processi e dei servizi, applicazione di standard di qualità e di sostenibilità, collaborazione con le Istituzioni per far fronte ai principali problemi di salute pubblica. Una farmacia, quindi, sempre più integrata nei sistemi sanitari nazionali e collegata in rete con le altre strutture sanitarie, sostenibile e in grado di affrontare e sfide della Sanità del futuro». Ora, conclude Tobia è necessario «riorganizzare il sistema partendo dalle esperienze che abbiamo vissuto, con obiettivi che vadano a rafforzare il nostro ruolo nell'ambito dell'assistenza al paziente».