La somministrazione dei vaccini anti-Covid e antinfluenzale da parte del farmacista in farmacia diventa strutturale. È questa la principale novità introdotta con il decreto Riaperture, approvato in via definitiva al Senato con 201 voti favorevoli. La possibilità di far somministrare ai farmacisti i vaccini in farmacia, introdotta nel periodo di emergenza sanitaria, rientra ora stabilmente nel novero delle prestazioni della “farmacia dei servizi”. A prevederlo è l’articolo 8-bis del provvedimento, che introduce in un regime di ordinarietà “la somministrazione, con oneri a carico degli assistiti, presso le farmacie, da parte di farmacisti opportunamente formati a seguito del superamento di specifico corso abilitante e di successivi aggiornamenti annuali, organizzati dall’Istituto superiore di sanità, di vaccini anti Sars-CoV-2 e di vaccini antinfluenzali nei confronti dei soggetti di età non inferiore a diciotto anni”.
“Per le farmacie questo periodo di pandemia è stato molto impegnativo, ma i farmacisti hanno saputo rispondere prontamente alle richieste di salute della collettività, proprio in quanto anello di congiunzione tra quest’ultima e il Servizio Sanitario Nazionale” commenta il presidente di Federfarma Nazionale, Marco Cossolo. “Oggi raccogliamo i frutti di questo impegno, impegno che ha spinto le Istituzioni a riconoscere formalmente che la farmacia è il primo presidio di prossimità, necessario per garantire un’efficiente riorganizzazione del sistema di assistenza sanitaria sul territorio”.
Il provvedimento conferma anche “l’effettuazione di test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo”, nelle attività di rilevazione del Covid-19. Questo tipo di servizio potrà essere effettuato “in aree, locali o strutture, anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza. Le aree, i locali o le strutture esterne alla farmacia devono essere compresi nella circoscrizione farmaceutica prevista nella pianta organica di pertinenza della farmacia stessa”.