
“PNRR, un anno dopo. Quale ruolo per il settore dell'automedicazione nella sanità territoriale?” è il titolo dell'evento che si è tenuto ieri, mercoledì 23 novembre, a Roma, e al quale è intervenuto anche il presidente di Federfarma Marco Cossolo prendendo parte alla tavola rotonda su “Il territorio come investimento: la sanità futura disegnata dal PNRR”.
Nell'ambito dell'evento sono stati presentati i risultati della ricerca “Gli italiani e la propria salute”, condotta in collaborazione con SWG, che ha evidenziato, tra le altre cose, che il 45% degli intervistati ha un farmacista di fiducia e lo considera un riferimento essenziale in molte situazioni e i due terzi dei partecipanti hanno dichiarato di percepire una collaborazione tra il proprio farmacista e il medico di medicina generale.
“L’importanza del ruolo del medico e della farmacia è ancora più evidente in una fase in cui il cittadino è bombardato da informazioni che provengono dalle fonti più disparate e non sempre sono attendibili”, ha dichiarato Marco Cossolo, secondo il quale, “in farmacia il cittadino spesso viene per chiedere conferma di notizie sentite in televisione, lette sui giornali o reperite sul web.”
Particolare attenzione meritano gli anziani, assidui frequentatori della farmacia in quanto spesso colpiti da più patologie. “In Italia, gli ultra65enni assumono dai cinque ai nove farmaci al giorno. È evidente come il corretto uso dei farmaci rivesta un ruolo centrale per garantire la tutela della salute delle persone, oltre a essere fondamentale dal punto di vista economico. E qui entra in gioco il tema della comunicazione e dell’empowerment del cittadino, un tema centrale per la farmacia. Il farmacista deve essere in grado di dialogare con tutti e di farsi comprendere da tutti”, ha sottolineato Cossolo che ritiene, questo, “un valore aggiunto, anche nell’epoca di internet”,
Infine, a proposito di territorialità, il presidente di Federfarma ha spiegato che “la pandemia ha fatto emergere l’importanza di poter contare su una rete di assistenza territoriale efficiente, capillare, vicina ai cittadini, in cui le farmacie possono svolgere un ruolo importante". Per questo, "è necessario puntare su un riconoscimento strutturale del ruolo della farmacia sul fronte della prevenzione e del monitoraggio delle patologie croniche, mettendo a regime l’effettuazione di screening, la somministrazione di vaccinazioni, l’erogazione di servizi di primo e secondo livello, particolarmente utili sul fronte del supporto ai pazienti cronici o, comunque, fragili”, ha concluso Cossolo.