
«Il problema non è così ampio come descritto da taluni media. Alcune specialità di medicinali per la cura dell'influenza mancano, è vero, ma per quasi tutti questi farmaci esistono degli equivalenti o un'alternativa terapeutica». A rassicurare sulla carenza di farmaci in Italia è il presidente di Federfarma Marco Cossolo che negli studi di Agorà su Rai Tre fa il punto della situazione. «La mancanza è legata a una serie di fattori: c'è stata la concomitanza tra Covid e influenza stagionale, abbiamo avuto un aumento della domanda e poi c’è la delocalizzazione della produzione dei principi attivi, prevalentemente in Cina e India. Infine, c'è il caro carburante che allunga i tempi tra una consegna e l'altra. Questi farmaci, infatti, sono indisponibili, non carenti – precisa Cossolo – per questo sono presenti a singhiozzo. In ogni caso, la situazione è molto meno grave rispetto a quanto accaduto durante la pandemia da Covid-19».
Per far fronte al fenomeno, le farmacie, come già accaduto in piena pandemia, possono allestire preparazioni galeniche. Alfredo Procaccini, Vicepresidente Federfarma Nazionale, in collegamento dal laboratorio galenico della sua farmacia, ha infatti sottolineato che «i preparati galenici sono farmaci sicuri e di qualità perché ogni singola sostanza introdotta viene accompagnata da un protocollo di certificazione». «Il lavoro fatto dalle farmacie in questo campo è stato notevole, soprattutto per quanto riguarda l’ibuprofene, in particolar modo lo sciroppo pediatrico, per il quale scarseggia anche l’equivalente» ha aggiunto Cossolo. «Tutto questo è stato possibile anche grazie al contributo della Società italiana dei farmacisti preparatori e dalla Federazione degli ordini dei farmacisti, che hanno prontamente diffuso le istruzioni contenute nella Farmacopea per preparare questi farmaci.