
L'Agenzia europea del farmaco (EMA), la Commissione europea e i direttori delle agenzie per i medicinali (Hma), attraverso il Gruppo direttivo esecutivo sulla carenza e la sicurezza dei farmaci (Mssg), "stanno monitorando attentamente" il fenomeno "e rispondono alle attuali carenze che interessano l'Unione europea", informa una nota. Mssg e il gruppo di lavoro Spoc (Medicines Shortages Single Point of Contact) specificatamente dedicato alle carenze "continueranno a monitorare da vicino la situazione insieme alla Commissione Ue e agli Sati membri", si legge. "Sulla base delle informazioni delle aziende e delle parti interessate", la previsione è che il quadro carenze "migliorerà nei prossimi mesi".
Le cause di queste carenze sono legate alla recente ondata di infezioni respiratorie - si spiega nella nota - che ha portato a un aumento della domanda di antibiotici come l'amoxicillina, da sola e in combinazione con acido clavulanico, soprattutto nelle formulazioni pediatriche. Inoltre, i ritardi di fabbricazione e i problemi di capacità produttiva hanno generato difficoltà di approvvigionamento che interessano la maggior parte degli Stati membri, ma anche Paesi al di fuori dell'Ue. Per questo l'Ema si è confrontata anche con altri enti regolatori internazionali.
Il gruppo di lavoro ha ricordato, in ogni caso, a pazienti e operatori sanitari che “sono disponibili alternative in caso di carenze" e quanto sia "importante che gli antibiotici vengano usati con prudenza, per mantenerne l'efficacia ed evitare l'antimicrobico-resistenza. Gli antibiotici, compresa l'amoxicillina - si ribadisce - devono essere prescritti solo per trattare le infezioni batteriche. Non sono adatti per il trattamento di infezioni virali come raffreddore e influenza, sui quali non sono efficaci".