
Secondo il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), l'autorizzazione condizionata dell’antivirale orale Paxlovid contro il COVID-19 può essere convertita in autorizzazione all'immissione in commercio standard. La raccomandazione è arrivata nel corso della riunione degli esperti di gennaio.
Un anno fa il Paxlovid, prescrivibile dal medico di famiglia e ritirabile in farmacia, aveva ottenuto un'autorizzazione all'immissione in commercio subordinata a condizioni (CMA), una procedura che consente di avere rapidamente a disposizione medicinali in situazioni di emergenza. Ora, i dati su ampia scala di efficacia e sicurezza del Paxlovid permettono di passare all'autorizzazione all'immissione in commercio standard, come accaduto a settembre per i vaccini a mRNA.
Secondo i dati del 28° rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco sugli antivirali usati nei casi a rischio di sviluppare una forma grave di COVID-19, in poco più di un anno, 179.203 pazienti con infezione da virus SARS-CoV-2 sono stati curati a casa con i farmaci a base di molnupiravir (Lagevrio) o di nirmatrelvir-ritonavir (Paxlovid).
In particolare, 62.155 sono stati i pazienti trattati con Lagevrio, che è stato autorizzato in condizioni di emergenza il 26 novembre 2021, mentre 117.048 sono stati i pazienti trattati con Paxlovid, di cui 78.335 attraverso la distribuzione per conto (Dpc) in farmacia.