
È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Disegno di Legge sull’Autonomia differenziata. Il testo, composto di dieci articoli, prevede che anche la sanità possa rientrare nell’autonomia differenziata.
In particolare, nel DdL è stato introdotto il concetto di ‘Lep’, livelli essenziali delle prestazioni, che riguardano, nello specifico, “i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”. A proposito dei Lep, nello stesso testo viene precisato che, per quel che riguarda la loro definizione in materia di tutela della salute, “la Cabina di regia dovrà tenere conto, senza evidentemente incidere in termini negativi, del quadro normativo relativo ai Lea, già disciplinati dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 nonché dal Dpcm 12 gennaio 2017”.
“Con il disegno di legge quadro sull'autonomia, il Governo avvia un percorso per superare i divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini, e in ogni parte d'Italia, gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi”, ha commentato la presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, sottolineando che “la fissazione dei Livelli essenziali delle prestazioni, in questi anni mai determinati, è una garanzia di coesione e unità. Un provvedimento che declina il principio di sussidiarietà e dà alle Regioni che lo chiederanno una duplice opportunità: gestire direttamente materie e risorse e dare ai cittadini servizi più efficienti e meno costosi”.