
Comincia oggi la Giornata di Raccolta del Farmaco, iniziativa della Fondazione Banco Farmaceutico che ha il patrocinio, tra gli altri, di Federfarma. Fino al 13 febbraio l’iniziativa vedrà impegnate oltre 5.200 farmacie aderenti in tutta Italia e più di 18mila farmacisti tra titolari e non. Si tratta di “un’iniziativa importante per dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno”, ha commentato Marco Cossolo, presidente di Federfarma, secondo il quale “la responsabilità sociale è nel DNA della farmacia e questo si traduce anche nell’attenzione e nella sensibilità alle disuguaglianze sanitarie”.
I farmacisti, quotidianamente a contatto con i cittadini “percepiscono un aumento del disagio economico e della povertà sanitaria, a causa di situazioni contingenti come l’emergenza pandemica e l’inasprimento della crisi internazionale, con il conseguente aumento del caro-vita”, ha proseguito Cossolo, evidenziando che “la fiducia che i cittadini ci accordano ogni giorno è testimonianza del nostro impegno quotidiano, come professionisti della salute, nei confronti della comunità e dei più fragili”.
Anche quest’anno, i farmaci raccolti saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura di almeno 400.000 persone in condizione di povertà sanitaria offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno, secondo quanto segnalato a Banco Farmaceutico, supera il milione di confezioni di medicinali. In particolare, serviranno analgesici e antipiretici, antinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobici intestinali e antisettici.
“Donare un farmaco a chi non può permetterselo è un modo per esprimere, attraverso un semplice gesto, il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza; una speranza di cui la nostra società, scossa prima dal Covid e ora dalla guerra alle porte dell’Europa, sente forte il bisogno”, ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.