
“I risultati della ricerca Ipsos confermano che il farmacista negli ultimi tre anni è diventato, ed è percepito sempre più dai cittadini, come figura di riferimento, soprattutto per la popolazione più adulta, che spesso cerca in farmacia risposte a tanti problemi di salute”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento alla presentazione dei risultati di un’indagine Ipsos sulla percezione del farmacista da parte degli italiani dopo la pandemia, che si è svolta a Roma, giovedì 16 marzo.
Secondo il Ministro, i bisogni della popolazione spesso “non necessitano di grandi apparecchiature o di procedure complesse per essere soddisfatti, ma di una sanità territoriale più efficiente”. Durante la pandemia, poi, “le farmacie hanno saputo riorganizzarsi con tempestività”, ha proseguito Schillaci, sottolineando che la situazione di emergenza “ha sollecitato la necessità di un cambio di passo del nostro servizio sanitario e per quanto riguarda il settore delle farmacie, ha innescato un’accelerazione a un cambiamento già in atto, iniziato più di un decennio fa”.
E il Ministro è andato oltre, sottolineando che “sono maturi i tempi per rivedere il sistema di remunerazione delle farmacie e dell'intera filiera, che da anni deve essere aggiornato”. In questo ambito, ha aggiunto Schillaci, “voglio ricordare l'adozione del decreto ministeriale, attualmente all'esame della Conferenza Stato-Regioni, relativo al riparto della remunerazione aggiuntiva riconosciuta alle farmacie, nel limite di 150 milioni di euro annui, per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio Sanitario Nazionale, prevista nella Legge di Bilancio approvata lo scorso dicembre”.