
“Dal 2017 ad oggi registriamo, secondo i dati che ci fornisce IQVIA, un aumento costante del 2% dei consumi di psicofarmaci, tranne che nell’anno del lockdown, il 2020, quando l’aumento è stato del 3%”. Lo spiega
Roberto Tobia, segretario di Federfarma nazionale, intervistato in un servizio andato in onda mercoledì 22 marzo nel corso della trasmissione di Rai1, Porta a Porta.
Rispetto ai consumi registrati in altri Paesi europei, “i dati dell’OCSE ci dicono che Germania e Regno Unito hanno un consumo più elevato”, ha continuato Tobia, spiegando che i nostri dati si riferiscono esclusivamente alle farmacie. “Esiste, purtroppo, un canale alternativo, che è quello del web, dove si trovano false farmacie e farmaci che, nella migliore delle ipotesi, non contengono alcun principio attivo, quando non nuocciono alla salute”, ha concluso il segretario di Federfarma.
Secondo i dati riferiti nel servizio di Porta a Porta dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’uso degli psicofarmaci in Italia nel 2022, con o senza prescrizione medica, ha riguardato otto milioni e mezzo di persone tra i 18 e gli 84 anni, soprattutto donne.