
Medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacisti “potranno prestare la propria attività a supporto del Servizio sanitario nazionale come ramificazioni sul territorio delle case di comunità”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, durante il convegno Professioni & Sanità, organizzato a Roma il 4 aprile.
Gemmato sottolinea che in questo modo il ministero della Salute intende “correggere e migliorare quanto previsto” dalla Missione 6 del Piano Nazionale di Salute e Resilienza (PNRR ), sottolineando che il PNRR non sarà stravolto, ma integrato. “Mantenendoci nel percorso tracciato, lavoriamo a quello che potrebbe essere una sorta di correttivo rispetto al progetto originario”, con medici, pediatri e farmacisti che, come ha sottolineato il sottosegretario, “potranno prestare la propria attività non dentro, ma fuori dalle Case di Comunità che hanno un vulnus all’origine, ovvero la mancanza di una dotazione organica”, oltre all’esiguo numero sul territorio.

Al convegno ha partecipato anche Marco Cossolo, presidente di Federfarma Nazionale, che ha confermato la volontà di collaborare con il Governo sulla linea tracciata e ha illustrato le potenzialità della rete delle farmacie come primo presidio sanitario sul territorio e anello di congiunzione tra cittadino e Servizio Sanitario Nazionale (SSN).