
Per far fronte, in misura sempre più efficace, al bisogno urgente in situazioni di emergenza (epidemie, guerre, calamità naturali), ha istituito – grazie al sostegno di Fondazione Cariplo - il Fondo Emergenze Farmaci. Il Fondo opera attraverso una riserva di beni sanitari mobilitabili entro 24/48 ore dalle richieste di aiuto.
L’esperienza in Ucraina ha reso evidente come una risposta rapida e certa dipenda dalle competenze e dal coordinamento tra gli attori della filiera del dono (aziende donatrici e della logistica, farmacie, associazioni di categoria, istituzioni e realtà assistenziali). Pertanto, a supporto del Fondo, è stato costituito un comitato scientifico, composto dalla Fondazione Banco Farmaceutico, Federchimica - Assosalute, Egualia, Federfarma, FOFI, Croce Rossa Italiana, Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, Assoram e Comunità di Sant’Egidio.
Il Comitato identifica le emergenze beneficiarie del Fondo, sovraintende alla costituzione delle riserve, e individua le caratteristiche degli stock di farmaci necessari, attraverso l’utilizzo di liste approvate a livello internazionale (come l’Emergency health kit dell’OMS o l’European List of Emergency Medicines dell’ELEM).
L’iniziativa unisce diversi soggetti, anche molto diversi, in un sistema di solidarietà dove ciascuno contribuisce secondo la propria mission o i propri obiettivi aziendali. Si tratta di un modello di coprogettazione virtuoso che supera la contrapposizione tra profit e non profit in un’ottica di partecipazione al bene comune e di progresso verso la sostenibilità.
Banco Farmaceutico raccoglie e dona medicine e beni sanitari per 1.892 realtà che curano gli indigenti. La sua attività più nota è la Giornata di Raccolta del Farmaco. L’ultima edizione, grazie a 5.635 farmacie e 18.000 farmacisti, ha garantito 598.000 farmaci ai bisognosi.
Da anni è presente anche all’estero, attraverso iniziative di cooperazione internazionale; perché la povertà sanitaria ha assunto dimensioni globali, quanto la povertà stessa. In ogni Paese, in diversa misura, i più fragili faticano ad accedere alle cure.
Insieme al COVI (organo dello Stato Maggiore della Difesa) è presente in 6 teatri operativi dove le Forze Armate Italiane sono in missione (Libano, Niger, Libia, Kosovo, Gibuti, Somalia)
Da marzo 2022, sostiene la popolazione ucraina. Grazie a 62 aziende farmaceutiche, ha donato 1 milione di prodotti sanitari (pari a oltre 10 milioni di euro), impiegati in ospedali da campo, orfanotrofi, reparti di pediatria e case famiglia.
Da alcune settimane aiuta le persone colpite dal sisma in Siria e in Turchia (sono già stati mobilitati 300.000 euro di prodotti).