
Un accesso alle cure e ai farmaci più agile, efficiente ed efficace, per migliorare le condizioni di vita dei pazienti: questo l’obiettivo della Raccomandazione Civica “Verso un nuovo modello di accesso alle cure farmacologiche. Focus sul grado di accesso alle terapie antiretrovirali per la cura del Covid-19” presentata da Cittadinanzattiva e frutto di un lavoro che ha coinvolto associazioni di pazienti e professionisti sanitari. All’incontro è intervenuto, tra gli altri, il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo, che ha sottolineato l’impegno dell’associazione, condividendone l’obiettivo di semplificare l’accesso ai farmaci.
Il documento, nato da un’indagine condotta a marzo, è composto da 25 raccomandazioni suddivise in tre macroaree: ‘Semplificazione dei processi e innovazione e Digital Health’; ‘Approvvigionamento, distribuzione e consegna di farmaci e dispositivi’ e ‘Accesso alle terapie anti Covid-19’. Le raccomandazioni afferenti alla prima macroarea riguardano l’implementazione, su tutto il territorio nazionale, della ricetta dematerializzata, del Fascicolo Sanitario Elettronico e di altre tecnologie digitali e il passaggio a piani terapeutici non cartacei e a procedure semplificate di rinnovo, con il monitoraggio delle prescrizioni. La seconda macroarea è incentrata sul potenziamento della distribuzione per conto dei farmaci nelle farmacie territoriali, sulla definizione di modelli distributivi omogenei in tutte le regioni, sul rafforzamento dell’erogazione al domicilio dei farmaci e sull’implementazione del “deblistering” personalizzato. Riguardo alla terza macroarea, infine, si raccomanda la necessità di promuovere misure per rendere più efficace e tempestivo l’accesso agli antivirali, anche implementando una fornitura di riserva presso le farmacie, e di favorire un dialogo costante, continuo e aggiornato tra medici di base, specialisti, farmacisti e aziende ospedaliere.
In pandemia, ha affermato Cossolo, “indubbiamente, la ricetta elettronica ha funzionato. Ora bisogna dare seguito a quella che è una legge delega che include una serie di semplificazioni che hanno caratteristica di necessità e urgenza, come quella, molto opportuna, che prevede la durata annuale del Piano terapeutico e la possibilità del farmacista di erogare i farmaci”. Per quel che riguarda il Fascicolo Sanitario Elettronico, continua Cossolo, bisogna stare attenti alla “tutela della privacy, per evitare che la norma ostacoli i cittadini. È necessario un atteggiamento di maggiore fiducia nei confronti di tutti i professionisti del Servizio Sanitario Nazionale, che accedono ai dati del paziente per curarlo”, ha evidenziato il presidente di Federfarma. Infine, per quanto riguarda la Distribuzione per Conto, afferma Cossolo, si sta andando nella giusta direzione, ma bisogna cambiare il modello di remunerazione e riclassificare i farmaci. “Gli antivirali sono un esempio di come la DpC funzioni – ha sottolineato -, con il 70% di questi farmaci distribuiti tramite la farmacia”. E per risolvere il problema degli approvvigionamenti, occorrerebbero dei ministock, come proposto da Regioni quali Lombardia e Marche.
“Anche se il Covid-19 non è più una emergenza, non deve essere sottovalutato. Per questo è necessario raggiungere con urgenza l’intesa sul nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale e inserire la vaccinazione per il Covid-19 nel calendario vaccinale. Occorre, poi, rendere rapida la filiera e la distribuzione delle terapie al fine di avere un più efficace e tempestivo accesso agli antivirali, soprattutto per le persone più fragili e affette da patologie croniche e rare” ha dichiarato Valeria Fava, responsabile coordinamento politiche della salute di Cittadinanzattiva.