
Integrare il controllo di Covid-19 nell'ambito delle attività di routine dei servizi sanitari e, allo stesso tempo, sfruttare quanto appreso negli ultimi tre anni per migliorare la risposta alle malattie infettive: sono gli obiettivi di un piano di transizione per affrontare la nuova fase della pandemia e per garantire una risposta rapida in caso di recrudescenza del virus. Il lancio del piano è stato annunciato dall’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Secondo l’Ufficio Europeo dell’Oms, «sebbene Covid-19 non sia più un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, continua a pesare in modo significativo sulla salute a livello globale. È probabile – prosegue l’Organizzazione - che il virus rimanga con noi per molti anni a venire, se non per sempre». Per questo, è il momento di investire e sostenere i progressi ottenuti con la risposta alla pandemia. In questo modo, «si punta ad aumentare la resilienza dei nostri sistemi sanitari contro gli shock futuri», spiega il direttore regionale per l'Oms Europa Hans Henri P. Kluge. Il piano spazia dalle attività di sorveglianza alla formazione degli operatori, dall'informazione dei cittadini per metterli nelle condizioni di prendere decisioni informate alle vaccinazioni, fino alla messa a punto di piani di risposta a nuove pandemie.
Per quel che riguarda la vaccinazione contro il Covid-19, uno studio condotto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e dall'ospedale Cardarelli di Napoli, pubblicato sulla rivista Viruses, ha mostrato l'efficacia della vaccinazione di richiamo nel rafforzamento della protezione immunologica contro l'infezione tra i pazienti fragili, tra cui soggetti con un importante stato di immunosoppressione farmacologica in seguito a trapianto di reni.