
L'Agenzia europea del farmaco (Ema) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) hanno raccomandato di “focalizzare le campagne vaccinali su anziani, soggetti dai sei mesi di età con patologie che aumentano il rischio di Covid grave, donne incinte, operatori sanitari e individui che vivono in prossimità di persone vulnerabili”. Secondo gli esperti, infatti, considerando come sono andate le campagne vaccinali dello scorso anno, “è bene focalizzarsi dove l'impatto è maggiore, ovvero su chi rischia di essere ospedalizzato”, come ha spiegato all'Adnkronos Salute Marco Cavaleri, responsabile “Rischi sanitari e Strategie vaccinali” dell’Ema.
Dopo l’approvazione da parte dell’Ema, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato il via libera al nuovo vaccino anti-Covid Comirnaty mirato alla sottovariante Omicron XBB.1.5. Il nuovo vaccino dovrebbe essere disponibile da ottobre e la sua somministrazione, come rileva l'ultima circolare del ministero della Salute, è fortemente raccomandata agli over-60, ai soggetti fragili, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari. Stesse indicazioni arrivano anche da un position paper del Board del Calendario per la Vita, costituito dalla Società Italiana d'Igiene, (Siti), Società Italiana di Pediatria (Sip), Federazione Medici Pediatri (Fimp) e dalla Federazione Medici di Medicina Generale (Fimmg). La vaccinazione potrà essere consigliata anche a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità, come spiega una circolare dell’Agenzia regolatoria che ricorda anche le tempistiche di somministrazione: “si prevede la possibilità di somministrare la dose di richiamo a distanza di almeno tre mesi dall'ultimo evento (ultima dose o ultima infezione diagnosticata) ed è previsto che i nuovi vaccini aggiornati possano essere utilizzati anche per chi non si è mai vaccinato”.
A proposito delle misure in atto per contrastare la diffusione del Covid-19, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, in Commissione Affari Sociali della Camera, ha sottolineato che “sulla base dell'evoluzione del quadro clinico dei casi di malattia da Covid-19 e della situazione epidemiologica, il ministero può adottare eventuali nuove indicazioni in merito alle misure di prevenzione della trasmissione del virus”.