
“La farmacia dei servizi è uno strumento integrativo alle strategie di prossimità e accessibilità nel quadro delle cure primarie e di sostegno alla deospedalizzazione della sanità. Il ruolo del farmacista sta evolvendo verso nuove attività ancora più estese e di natura strutturale, diventando sempre più fondamentale presidio di prossimità per le vaccinazioni, i test diagnostici, attività di screening e dispensazione di nuovi e sempre più complessi farmaci”. Lo afferma Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, nel suo intervento al Dialogue Meeting “Farmacia dei servizi, primo presidio sanitario di prossimità - Il consolidamento strutturale del ruolo del farmacista: dal counseling alla vaccinazione”, che si è tenuto mercoledì 20 settembre a Roma, presso il Nobile Collegio chimico farmaceutico. Gemmato ha sottolineato che queste potenzialità “necessitano di norme adeguate affinché vengano messe in campo in modo estensivo in tutta Italia”.
L’evento, promosso da Federfarma e dalla Federazione Ordini dei farmacisti (Fofi), ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle professioni, dei cittadini e di osservatori del sistema salute.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il ruolo delle farmacie nelle vaccinazioni, l’atto principe della prevenzione primaria. “La vaccinazione è un chiaro investimento in prevenzione - ha sottolineato nel suo intervento Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale – e per questo va sostenuto, incrementato e diffuso, assicurando ai cittadini un accesso facile ed equo”. Cossolo, inoltre, ha evidenziato l’importanza di “ampliare l’offerta dei vaccini somministrabili in farmacia includendo, ad esempio, HPV, herpes zoster e pneumococco, per raggiungere gli obiettivi del Piano entro tre anni. Le farmacie – ha spiegato il presidente di Federfarma - sono un presidio sanitario di prossimità sul territorio, anello di congiunzione tra i cittadini e il Servizio Sanitario Nazionale, che grazie all’evoluzione della farmacia dei servizi contribuiscono ad un’efficiente riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale.”
Il ruolo chiave delle farmacie nella vaccinazione è stato sottolineato anche da Carlo Signorelli, ordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele, che ha presentato gli obiettivi del nuovo Piano spiegando che “il coinvolgimento, su base regionale, della rete delle farmacie può permettere di raggiungere quelle frange della popolazione sfuggite alle chiamate attive, nel rispetto di tutti i criteri di qualità e sicurezza dell’atto vaccinale”.
“Vorrei che nel futuro non si parlasse più di farmacia dei servizi, ma di nuova farmacia, quella in cui il cittadino sa di poter trovare una risposta ai problemi ed ai bisogni che abbiamo dato prova di poter affrontare e risolvere soprattutto nei tre anni del periodo pandemico, quando il farmacista è stato il professionista più vicino, raggiungibile e quotidianamente presente”, ha sottolineato Andrea Mandelli, presidente Fofi, mentre Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma, ha evidenziato che “le farmacie, come esercizio sanitario di prossimità sono state, nel periodo pandemico, il primo accesso al SSN per i cittadini, garantendo prima l’importante attività di screening che ha permesso a tutti di condurre una vita “quasi normale”, poi di potersi vaccinare comodamente sotto casa e in ultimo di usufruire, sempre con grande comodità, di terapie di farmaci complessi o di tutte quelle prestazioni ECG, holter, analisi di prima istanza, che normalmente richiedono spostamenti che non erano facilmente possibili in epoca Covid.”