
“Il Covid è stato allo stesso tempo la dimostrazione dell’ingegnosità e del fallimento umano”. È quando ha dichiarato il vice segretario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), Amina Mohammed, nel corso della sessione plenaria sulla salute dedicata alla prevenzione, preparazione e gestione delle emergenze sanitarie in caso di nuove pandemie, che si è tenuta a margine dell'Assemblea generale dell’Onu a New York.
Secondo Mohammed a fronte di un rapido sviluppo, in tempi record, di test e i vaccini, sono si sono verificate forti disomogeneità nella distribuzione a livello mondiale. Disuguaglianze che persistono ancora oggi, tanto che la stessa Mohammed ha chiesto di rafforzare l’autorità e il finanziamento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e ha esortato i paesi membri a raggiungere un accordo sulle pandemie. In particolare, la preparazione alla pandemia richiede una lotta contro la disinformazione che “mina i consigli degli esperti e alimenta lo scetticismo sui vaccini”, ha evidenziato la vicesegretaria dell’Onu.
“Il primo vertice sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie è una pietra miliare nell'urgente spinta a rendere tutte le persone del mondo più sicure e meglio protette dagli impatti devastanti delle pandemie”, ha sottolineato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, commentando gli impegni siglati nel corso della 78^ Assemblea generale dell’Onu, che vanno “nella direzione di rafforzare la cooperazione, il coordinamento, la governance e gli investimenti necessari per rendere il mondo meglio preparato per la futura pandemia e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Anche il ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci, è intervenuto alla sessione plenaria sulla salute. “La cooperazione internazionale è essenziale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. La pandemia di Covid-19 ci ha insegnato che i virus non hanno confini e che è necessario rafforzare i servizi sanitari e un approccio interdisciplinare in un’ottica di equità”. Schillaci ha inoltre sottolineato che “l'Assemblea Generale dell'Onu rappresenta la sede appropriata per potenziare il coordinamento a livello internazionale per implementare la strategia One Health”.