
In Italia, il 14% degli under 35, quasi 2 milioni di giovani, ha già la pressione sopra la norma (120/80 mmHg) e fino al 4% dei bimbi da 6 a 11 anni ha valori alterati, senza saperlo. Il rischio è un infarto a cinquant’anni o un ictus ancora prima di andare in pensione. A lanciare l’allarme, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore 2023 che ricorre il 29 settembre, sono gli esperti della Società Italiana di Cardiologia (Sic).
Citando uno studio svedese pubblicato di recente, i cardiologi avvertono che essere ipertesi in tarda adolescenza aumenta considerevolmente il rischio cardiovascolare da adulti. Per contrastare questi effetti, dunque, le raccomandazioni Sic sono di iniziare a misurare la pressione già da adolescenti e mantenere il giusto peso attraverso una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e cerali integrali e povera di sale, grassi saturi e zuccheri.
Un altro consiglio per i ragazzi, poi, è quello di dedicarsi ad almeno 150 minuti alla settimana di attività fisica e soprattutto di evitare fumo e alcol, che danneggiano cuore e vasi. Infine, è opportuno insegnare ai giovani anche una buona gestione dello stress, che contribuisce a innalzare la pressione ed è un elemento di rischio molto frequente fra i giovani adulti.