La farmacia è donna perché in farmacia lavorano soprattutto donne, che con la loro spiccata propensione al dialogo e all’empatia offrono ascolto e consiglio a un pubblico composto a sua volta principalmente da donne: mogli e madri che spesso si occupano della salute dell’intera famiglia. Lo ha ricordato Silvia paglicci, presidente del Sunifar, intervenendo alla cerimonia con cui ieri a Roma sono stati assegnati per il biennio 2018-2019 i bollini rosa, il riconoscimento che Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile.
Sono 306 le strutture premiate quest’anno, 71 con il massimo riconoscimento (tre bollini), 183 con due bollini e 52 con uno. Altri 13 ospedali, inoltre, hanno ricevuto una menzione speciale per la presenza al proprio interno di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato alle donne nell'ambito della cardiologia. Dall'8 gennaio sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati sul sito www.bollinirosa.it; come nelle precedenti edizioni, inoltre, un accordo tra Onda e Federfarma consentirà alle pazienti di trovare nelle 17mila farmacie del sindacato le indicazioni con cui trovare l'ospedale a “misura di donna” più vicino.
«Celebriamo quest'anno con una medaglia tutti gli ospedali premiati nei 10 anni dei Bollini rosa» ha affermato Francesca Merzagora, presidente di Onda «siamo partiti con 44 strutture nella I edizione e festeggiamo oggi il traguardo di 306 ospedali». «La salute della donna è obiettivo strategico, ribadito anche nell'ultimo G7 salute» ha ricordato dal canto suo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin «i bisogni sanitari delle donne sono sempre maggiori e più complessi e riuscire a far fronte a tali necessità è una sfida che, se ben affrontata, porta inevitabilmente a un aumento dello stato di benessere dell'intero Paese, anche per il ruolo che le donne svolgono all'interno della famiglia e della società».
«La farmacia può fare educazione sanitaria in modo ottimale» ha osservato ancora la presidente Pagliacci «perché è capillare, presente anche in piccoli centri lontani dalle strutture sanitarie pubbliche. La più recente conferma della capacità della farmacia di fare educazione sanitaria e prevenzione è la campagna per la prevenzione del diabete DiaDay, terminata pochi giorni fa. Il diabete è una delle malattie più diffuse, subdola e in aumento esponenziale in Italia e nel mondo. Il progetto ha permesso in pochi giorni di monitorare gratuitamente oltre 160mila cittadini rilevando dati epidemiologici di grande interesse per chi deve individuare le politiche sanitarie più adatte ad arginare patologie di forte impatto sociale».