Finiscono sui siti di e-commerce i pannoloni inutilizzati che la Regione Campania distribuisce gratuitamente agli assistiti con un servizio di recapito a domicilio. La denuncia arriva da Federfarma Napoli ed è frutto di diverse settimane di monitoraggio su una piattaforma di annunci on line – indirizzo
www.subito.it – in stile E-bay: tra le offerte che fanno capolino dal sito, se ne trovano diverse di utenti che propongono modesti quantitativi di pannoloni (chi 3 pacchi, chi dieci) a prezzi decisamente sottocosto, anche tre euro a confezione. «Spulciando tra gli annunci» racconta Federfarma Napoli nel comunicato diffuso oggi «c’è poi chi promette più consegne, chi accenna ad approvvigionamenti regolari nel tempo e chi infine offre insieme anche traversine e guanti in lattice». Tutte le offerte, però, hanno un elemento in comune: la marca dei pannoloni è la stessa di quelli che dal 2009 la Regione fornisce agli assistiti attraverso una gara d’appalto. Il sospetto di Federfarma in sostanza è che le forniture, recapitate direttamente a domicilio dalla ditta aggiudicataria, siano superiori ai bisogni effettivi dei pazienti e alcuni di questi rivendano gli “avanzi” via internet. «Del resto» osserva il presidente dei titolari partenopei, Michele Di Iorio «non può essere solo un caso che i prodotti proposti on line abbiano la stessa marca e siano offerti a costi irrisori».
Fosse confermato, il caso campano sarebbe soltanto l’ultimo episodio di una lunga serie di sprechi nella cosiddetta “integrativa” che le farmacie conoscono bene: dalla diabetica alla protesica passando appunto per i pannoloni, ogni volta che gli approvvigionamenti sono affidati ad automatismi governati da Asl o appaltatori lo spreco è garantito. Perché la fornitura mensile arriva a casa del paziente a prescindere da quanto sia stato consumato della consegna precedente. Non capiterebbe lo stesso se a dispensare fossero le farmacie con il supporto di piattaforme tipo webcare, perché – come dimostrano le esperienze in corso in varie Regioni – a ogni fornitura viene consegnato il quantitativo effettivamente necessario. «Siamo sconcertati» è la conclusione di Di Iorio «la Regione spende 80 milioni per i pannoloni attraverso gare che producono spese non controllate e poi centellina le risorse pretendendo dai titolari servizi più estesi a costi minori». (AS)