Una decina di farmacie invase dal fango ma danneggiate in modo non grave - tanto da aver già riaperto o essere pronte a farlo dalle prossime ore - e altre cinque gravemente colpite, cioè completamente inondate o devastate, con danni ingenti e un grande punto interrogativo sulla riapertura. E’ il tributo pagato dai titolari di Genova all’alluvione che tra venerdì e domenica ha colpito il capoluogo: in tutta la città il bilancio finale parla di un morto e 300 milioni di danni, ma anche il servizio farmaceutico è stato colpito pesantemente. «Delle cinque farmacie più devastate» spiega Giuseppe Castello, presidente di Federfarma Genova «una è riuscita a rialzare materialmente la saracinesca soltanto oggi (ieri per chi legge, ndr), perché auto e detriti avevano ostruito completamente l’ingresso. E chissà quando potrà tornare in attività».
Stessa incertezza per le altre quattro farmacie, soltanto una delle quali dovrebbe riuscire a riaprire nel giro di due o tre giorni grazie al recupero di alcuni vecchi arredi. «Per tutte resta comunque il problema dei danni» prosegue Castello «la cui entità è ben superiore al massimale garantito dall’assicurazione stipulata da Federfarma». Per tale motivo, il sindacato genovese ha già aperto una sottoscrizione alla quale sono invitati a partecipare tutti i titolari (basta un bonifico sul conto corrente di Federfarma provinciale con Iban IT 18 L0100 50140 00000 00016 380, la donazione dovrà riportare in causale «Emergenza alluvione 10 ottobre 2014»), ma si stanno anche facendo esplorazioni con la Camera di commercio e le associazioni delle piccole imprese per verificare l’accessibilità a eventuali fondi di solidarietà.
E a proposito di solidarietà, non si può non menzionare quella dell’Agifar Genova, i cui iscritti si sono subito prodigati assieme ad altre centinaia e centinaia di giovani, per liberare dal fango strade e farmacie. «Con l’Agenzia ligure per la protezione dell’ambiente» è il commento finale di Castello «avevamo firmato tempo fa un’intesa che consentiva di trasmettere dalle croci luminose delle farmacie messaggi e avvisi per la popolazione, in caso di eventi come questo. La Protezione civile, però, non abbia dato per tempo l’allerta, quindi non siamo riusciti a inviare niente».
Ora maltempo e piogge torrenziali si stanno spostando nell’alessandrino, dove già si lamentano danni ad alcune farmacie. Oggi Federfarma provinciale avrà il quadro preciso della situazione. (AS)