E’ la Campania la prima regione italiana ad aver dematerializzato il 90% delle ricette Ssn, centrando l’obiettivo che l’Agenda digitale per l’Italia – il cronoprogramma di interventi lanciato dal governo nel 2012 – aveva posto per la fine di quest’anno. E’ quanto riportano le ultime rilevazioni di Promofarma, la società di servizi informatici di Federfarma: a settembre, dicono i dati, sono state emesse in Campania poco più di 4 milioni di ricette “paperless”, ossia il 90,15% del totale (4,4 milioni). Seguono a ridosso il Molise, dove nello stesso mese si sono contate 227mila prescrizioni digitali (l’89,23%), e il Veneto, che ha prodotto 2,5 milioni di ricette Ssn dematerializzate (pari all’89,12% del totale mensile).
Prima della fine di dicembre altre regioni si aggiungeranno certamente alla Campania, ma i dati globali suggeriscono che non tutte raggiungeranno il traguardo: a settembre, infatti, la dematerializzazione ha interessato il 78,32% delle ricette emesse in tutto lo Stivale, ossia quasi un punto e mezzo in più rispetto alle
rilevazioni di Promofarma risalenti al luglio scorso. Servirà un miracolo, dunque, per arrivare dappertutto al 90%, anche perché non

va dimenticato che le regioni sono partite in ordine a dir poco sparso e tra la prima (la Sicilia, nel 2014) e l’ultima (la provincia autonoma di Bolzano) sono passati quasi due anni. Non a caso, in Alto Adige la dematerializzazione interessa il 12,6% delle ricette, mentre in Calabria, dove la digitalizzazione è partita dall’estate, si è ancora al 40,6%.
Intanto in Campania si festeggia il primato. «La regione taglia per prima il traguardo del 90%» è il commento del presidente di Federfarma campana, Michele Di Iorio «perché il sindacato titolari si è assunto l’impegno di sostenere la dematerializzazione quando l’amministrazione regionale diede luce verde. L’informatizzazione è il futuro della farmacia e per questo stiamo già trattando con la Regione per estendere la digitalizzazione anche alle ricette della dpc, che per motivi tecnici viaggiano ancora su carta». «Le farmacie del territorio hanno creduto fin dall’inizio nella dematerializzazione delle ricette» aggiunge la presidente nazionale di Federfarma, Annarosa Racca «dedicando tempo e risorse alla formazione del personale e agli adeguamenti tecnologici. Nessun altro attore del Ssn ha dimostrato la stessa massiccia apertura all’innovazione digitale».
Ricetta elettronica protagonista, infine, alla quarta edizione dell'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano: il progetto ha fatto guadagnare alla Ragioneria Generale dello Stato ha il Premio Agenda Digitale 2016, per il suo impatto sul controllo della spesa sanitaria, per aver migliorato sensibilmente il rapporto tra medici di medicina generale e cittadini e per aver generato uno strumento tecnologico efficace, diffuso e pervasivo su scala nazionale. (AS)