
Non sono soltanto le misure anti-carenze a giustificare un’attenzione speciale verso il decreto legislativo approvato venerdì dal Consiglio dei ministri. Il via libera ufficiale al testo - che come si ricorderà recepisce la direttiva europea per la lotta alla contraffazione - dà infatti luce verde anche alle disposizioni sulla vendita on line dei medicinali, con le quali l’Italia dà finalmente una regolamentazione all’e-commerce farmaceutico. Le norme, per le quali Federfarma ha fornito suggerimenti e pareri al ministro della Salute, rimangono quelle già anticipate nei mesi scorsi: sono ammessi alla vendita a distanza soltanto i farmaci senza obbligo di prescrizione, e a farlo potranno essere esclusivamente le farmacie e i negozi di vicinato autorizzati; per aprire un sito di e-commerce, tali esercizi dovranno ottenere un’autorizzazione dalla Regione (o dall’autorità competente individuata per legge dall’amministrazione regionale) nella quale tra le altre cose andranno specificati data di inizio dell’attività di vendita e indirizzo internet del sito stesso.
I siti di farmacie ed esercizi di vicinato, inoltre, dovranno riportare un link al sito internet del ministero della Salute che conserverà l’elenco di tutti gli operatori autorizzati alla vendita on line di farmaci. Inoltre, dovranno essere contrassegnati da un logo nazionale (una sorta di bollino blu dei siti autorizzati) conforme al logo europeo previsto dalla direttiva Ue.
Chiudono il capitolo due commi inseriti dal Governo dopo l’iter parlamentare del decreto: il primo autorizza il ministero della Salute ad avviare iniziative, anche in collaborazione con le Camere di commercio, per identificare i siti internet attraverso i quali le farmacie effettuano e-commerce. Il secondo, obbliga gli operatori al rispetto delle norme di buona distribuzione anche per i medicinali venduti a distanza. (AS)