
È in vigore da sabato 24 marzo, giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la legge di conversione del decreto legge sulle liberalizzazioni varato dal governo Monti a gennaio. Nel promulgare la legge, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha tenuto conto dei chiarimenti forniti dal Ministro per i rapporti con il Parlamento alla Camera dei deputati nella seduta di giovedì scorso e dei contenuti del decreto-legge correttivo sulle commissioni bancarie approvato venerdì dal Consiglio dei Ministri, in risposta anche a problemi emersi in sede parlamentare. Il Presidente Napolitano ha contestualmente emanato il decreto correttivo, prendendo atto dell'impegno assunto dal Governo per l'adozione con successivi provvedimenti delle ulteriori misure di modifica e integrazione che si rivelassero necessarie in sede applicativa e alla luce delle indicazioni fornite dalle Camere. Napolitano ha quindi sottolineato la necessità di “garantire d'ora innanzi un'attenta valutazione - specie in sede di conversione dei decreti-legge - di tutte le norme di meno semplice o più controversa formulazione: e ciò in entrambi i rami del Parlamento, e con l'impegno di massima collaborazione, anche tecnicamente puntuale, da parte dei rappresentanti del Governo''. Il decreto correttivo potrebbe forse essere un veicolo idoneo ad accogliere piccole modifiche ad altre storture del testo appena convertito in legge.
Intanto, Federfarma sta predisponendo un documento che analizza in maniera approfondita l’articolo 11 della legge sulle liberalizzazioni. Domani a Roma è stata convocata l’Assemblea straordinaria per decidere le azioni sindacali più opportune da intraprendere contro le misure penalizzanti della legge e contro il parere ministeriale sulle modalità applicative di tali misure e, in particolare, quelle relative al comma 17. Giovedì 29 marzo le farmacie resteranno chiuse in segno di protesta.