«La farmaceutica negli ultimi anni è stata un traino per l'Italia. Ma mediamente nel Sud ha avuto risultati straordinari per export, produttività pro-capite, capacità di innovazione molto superiori non solo alla media manifatturiera, ma anche rispetto al nostro settore. Vedere la crescita della farmaceutica in Campania, Sicilia, Abruzzo, Puglia, soprattutto per l'export, non può che destare soddisfazione. Perché la farmaceutica si conferma un'eccellenza e una parte decisiva dell'economia meridionale e della sua occupazione. Di qualità, oltretutto». Così Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, commenta in una intervista al Sole 24 Ore gli ottimi dati del pharma sull'economia italiana e del Mezzogiorno. Una crescita in pochi anni ben superiore alla media Ue e perfino a un colosso come la Germania. «Nella farmaceutica a livello generale» aggiunge «l'Italia è seconda alla Germania per presenza industriale, ma per la produttività pro-capite le sta davanti. Un gap che abbiamo colmato, e anche superato, in questi ultimi anni. Ma se l'industria farmaceutica fosse solo Sud, i dati che abbiamo raccolto ci dicono che saremmo addirittura oltre la Germania». L'export in tutto questo è una punta di diamante. «Ormai le nostre fabbriche hanno una dimensione mondiale, si produce per tutto il mondo, non più solo per il mercato italiano. Anzi, quella ormai è la minima parte. Esportiamo in media il 70% della produzione, ma nel centro-sud abbiamo aziende che esportano oltre il 90%. In più di 100 Paesi del mondo».
Su quanto potrà incidere la manovra 2017 per il futuro, Scaccabarozzi dice: «Credo che avrà un impatto molto importante. Senza dimenticare che dando più accesso ai farmaci innovativi, fornisce anche un'immagine positiva dell'Italia all'estero e verso gli investitori. Non nascondo che mi sono fatto ambasciatore di quanto il nostro Paese stia investendo in innovazione, nessuno fa di più e non solo in Europa. Sono segnali che gli investitori colgono sempre con grande attenzione, e ce ne accorgeremo». Quindi, alla luce di questi dati, il Sud "per quanto riguarda la farmaceutica, sicuramente ce la farà. E ancora di più ce la farà se altri settori credessero nel Sud e continuassero a crederci come fa la farmaceutica».