
Quasi 158 milioni di pezzi venduti in dodici mesi nei due canali farmacia e parafarmacia, per un aumento del 4,3% rispetto al periodo precedente. Ne risulta un mercato che supera i 2,2 miliardi di euro, in crescita del 5,8%. Non sembra esserci parola crisi per gli integratori alimentari, protagonisti stamattina a Milano di Nutraceutica Forum 2013, il convegno di Ims Health su cifre e scenari del comparto. «Dai nostri dati» ha spiegato Sergio Liberatore, amministratore delegato di Ims «emerge come il prendersi cura di sé piaccia agli italiani. Ne derivano grandi opportunità per le aziende del settore, che tra l’altro sono anch’esse in crescita: quelle con un fatturato nel settore che supera i 250mila euro erano 372 nel 2009 e sono 511 oggi». «L’aumento dei consumi» ha commentato dal canto suo Michele Carruba, docente di farmacologia all'Università degli studi di Milano «rappresenta un indicatore indiretto del fatto che, nonostante la crisi, l'attenzione al benessere e alla prevenzione delle malattie sta prendendo sempre più piede».
Il Nutraceutica Forum non ha fotografato soltanto i trend del mercato ma ha anche indagato comportamenti e preferenze del pubblico. Al primo posto per consumi, così, si piazzano gli integratori per l'apparato gastrointestinale (con una quota del 27%), trainati principalmente dai probiotici (che coprono il 54% del segmento). Seguono multivitaminici e sali minerali, con una quota del 25%. «Sono probabilmente i due segmenti di prodotto sui quali più incidono comunicazione e pubblicità» ha detto ancora Carruba «che riescono a influenzare e spostare i consumi. E’ un tema di particolare importanza, perché se è vero che gli integratori non sono farmaci è comunque bene non abusarne e consultarsi con medico o farmacista quando si acquistano».
La farmacia resta il canale che assorbe la maggior parte delle vendite - il 90%, secondo Ims Health – ma tra i medici di famiglia comincia a farsi strada la percezione che il nutraceutico sia un prodotto da conoscere, consigliare ed eventualmente prescrivere: una ricerca condotta su un campione rappresentativo di medici nel periodo agosto-settembre rivela che nella pratica quotidiana 8 su 10 consigliano gli integratori ai propri assistiti. I mmg, peraltro, concordano sulla necessità di una formazione adeguata e approfondita sui temi dell’integrazione e sui prodotti del comparto, mentre dai produttori arriva l’auspicio che tra medici e farmacisti nascano sinergie orientate a guidare il consumatore con indicazioni corrette e accreditate. «Le farmacie» ha ricordato la presidente nazionale di Federfarma, Annarosa Racca «possiedono già una solida cultura della nutraceutica e nella formazione del farmacista del territorio questi prodotti occupano già uno spazio importante». «Lo scenario che si apre offre grandi opportunità a tutti» ha concluso Liberatore «l'obiettivo è trasformare la prevenzione primaria in buona pratica quotidiana attraverso la corretta alimentazione, stili di vita sani e, quando necessario, I’integrazione alimentare con il supporto di medico e farmacista».