Con gli allunghi messi a segno a settembre da Lazio e Lombardia, le ricette del Ssn “dematerializzate” rappresentano ormai la maggioranza delle prescrizioni emesse quotidianamente dai medici italiani. Il dato arriva Promofarma, la società informatica di Federfarma che assiste le farmacie nelle incombenze legate alla digitalizzazione: ad agosto le ricette “paperless” lavorate dai presidi con la croce verde hanno superato la soglia del 48%, ma se a questo valore si aggiungono le percentuali messe a segno a settembre in Lazio - dove dall’inizio del mese è scattata la fase a regime della dematerializzazione - e in Lombardia, si può tranquillamente certificare che nel Ssn ricette su carta sono ormai la minoranza.
Nel Lazio, in particolare, il primo mese di dematerializzazione ha visto un bell’allungo delle ricette digitali, che a fine mese rappresentavano già il 25% del totale. In Lombardia, invece, le prescrizioni paperless sono cresciute dal 2% di gennaio al 35% di agosto e a fine settembre hanno superato il traguardo del 50%. Si ripete in sostanza la dinamica già osservata nelle regioni che oggi guidano la classifica della dematerializzazione: una forte accelerazione e poi l’assestamento su livelli superiori all’80%. E’ il caso di Veneto, provincia di Trento e Sicilia, il terzetto di testa, dove la dematerializzazione oscilla oggi tra l’87 e l’83%. «Sulla base dell’esperienza consolidata» è allora la previsione di Gianni Petrosillo, amministratore delegato di Promofarma «ritengo che nel giro di 5 o 6 mesi il paperless coprirà l’80-85% di tutte le ricette del Ssn».
In questa gigantesca opera di dematerializzazione (in un anno il Ssn conta circa 600 milioni di ricette per farmaci rimborsati), il contributo assicurato dalle farmacie del territorio è stato e continua a essere decisivo: Stato e Regioni non hanno dovuto sborsare un centesimo per gli aggiornamenti informatici, gli adeguamenti hardware (i lettori ottici dei codici a barre, per esempio) e la formazione del personale. Tutt’al più, qualche amministrazione ha erogato contributi o incentivi alle piccole farmacie per i collegamenti a banda larga nelle aree meno servite. (AS)