Spesa farmaceutica
La spesa farmaceutica nel 2004
Andamento della spesa a livello nazionale
La spesa farmaceutica netta a carico del SSN nel 2004 si è attestata a circa 11.979 milioni di euro con un aumento del +8% rispetto al 2003, sostanzialmente in linea con le previsioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco e con uno sforamento di circa 1.300 milioni di euro rispetto al tetto del 13% della spesa sanitaria. L’aumento della spesa è correlato a un incremento del numero delle ricette del +6,8% rispetto al 2003. Il numero delle ricette nel 2004 è stato di oltre 469 milioni, in media 8,18 per ogni cittadino italiano, con un valore medio lordo di ciascuna ricetta (indicativo dei prezzi al pubblico) pari a 28,76 euro, in aumento del +2,2% rispetto al 2003. Il valore medio netto di ciascuna ricetta (cioè l’importo effettivamente pagato dal SSN) è stato invece pari a 25,54 euro, con un aumento del +1,1%. L’aumento di spesa nel 2004 rispetto al 2003 è stato determinato, quindi, oltre che dal maggior numero di ricette (+6,8%) dal più alto costo medio sostenuto dal SSN per erogare i medicinali prescritti nel 2004 rispetto al 2003 (+1,1%).

Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa sotto forma di sconto al SSN. Nel 2004 le farmacie hanno versato circa 740 milioni di euro (pari a circa 1.480 miliardi di lire). Nonostante non tutte le ASL contabilizzino separatamente lo sconto per fasce di prezzo a carico delle farmacie e il contributo del 4,12% sul prezzo al pubblico a carico dell’industria, è possibile valutare che tale contributo incida per meno del 4% della spesa lorda al netto dell’IVA. Conseguentemente, il contributo a carico dell’industria nel periodo luglio-dicembre 2004 dovrebbe ammontare a circa 240 milioni di euro (pari a 480 miliardi di lire), cifra nettamente inferiore a quella versata dalle farmacie a titolo di sconto sia se valutata in termini assoluti sia se valutata in relazione alle rispettive quote di spettanza sul prezzo al pubblico del farmaco, che sono pari al 66,65% per l’industria e al 26,70% (dal quale vanno detratti gli sconti) per la farmacia.

Le farmacie di alcune Regioni del centro-sud continuano a subire da parte delle ASL pesanti ritardi nei pagamenti degli importi dovuti per i farmaci erogati ai cittadini. I ritardi più pesanti si verificano in Sicilia, Calabria, Campania, Abruzzo. Nei casi più gravi si arriva, oltre al ritardato pagamento di mensilità del 2004, al mancato pagamento di svariate mensilità del 2003, di alcune mensilità del 2002 e, in Campania, anche di mensilità del 2001. Consistenti ritardi nei pagamenti si riscontrano anche nel Molise.