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La spesa farmaceutica netta convenzionata SSN, nel 2014, ha fatto registrare un calo del -3,1% rispetto al 2013. Prosegue, quindi, la tendenza al calo della spesa, in atto negli ultimi 7 anni. Rallenta, invece, il trend di aumento del numero delle ricette, cresciuto nel 2014 del +0,2%.
Il calo della spesa farmaceutica convenzionata netta è dovuto al crescente impatto dei medicinali equivalenti a seguito della progressiva scadenza di brevetti, alle varie trattenute imposte alle farmacie e agli interventi adottati a livello regionale, quali, in particolare, l’aumento dei ticket pagati dai cittadini e la distribuzione diretta di medicinali acquistati dalle ASL.
Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa - oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci SSN - con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel 2014 un risparmio di circa 515 milioni di euro, ai quali vanno sommati circa 70 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie a partire dal 1° marzo 2007 e sempre prorogato. A tali pesanti oneri si è aggiunta, dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell’1,82% sulla spesa farmaceutica, aumentata, da luglio 2012, al 2,25%. Tale trattenuta aggiuntiva ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile nel 2014 in circa 197 milioni di euro. Complessivamente, quindi, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nel 2013, è stato di oltre 780 milioni di euro. In aumento le quote di partecipazione a carico dei cittadini in conseguenza degli interventi regionali sui ticket e del crescente ricorso dei cittadini ai medicinali di marca più costosi, con pagamento della differenza di prezzo rispetto all’equivalente di prezzo più basso, a seguito delle polemiche sull’efficacia dei medicinali generici e sulla sostituzione da parte del farmacista del medicinale prescritto dal medico con un equivalente tra quelli di prezzo più basso.
Secondo un'analisi di IMS Health,
a livello mondiale il mercato sfiorerà i 1.300 miliardi di dollari nel 2018. Questa evoluzione sarà significativamente calmierata dalle politiche di sconto e pay back richieste ormai dalle amministrazioni sanitarie e payer di tutti i paesi anche quelli delle economie emergenti.
IMS evidenzia, inoltre, come l’evoluzione del
mercato italiano dei farmaci segue l’andamento degli altri EU5. L’anno si chiude con una crescita moderata (+3%) trainata dal mercato specialistico a fronte di un canale farmacia in lieve decrescita. Le previsioni per i prossimi quattro anni vanno nella stessa direzione, indicando un passo di crescita guidato da canale ospedaliero e distribuzione per conto.
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